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DETTAGLIO EVENTO
Il libro verrà presentato alle ore 17 del 19 marzo 2011 a Piobbico.
“Fosse stato per me avrei semplicemente scritto “Sono uno speleologo”. Col suo stile coinvolgente, un linguaggio divulgativo comprensibile anche a chi non abbia una formazione scientifica, Marco Bani ci porta con sé nei luoghi più nascosti di Monte Nerone, facendoci viaggiare nel tempo e nello spazio, correndo su scale temporali che vanno dalla durata effimera di una goccia d’acqua a milioni di anni delle ere geologiche e mostrandoci immagini satellitari, particolari degli ingressi delle grotte e macrofotografie delle forme di vita ipogea, foto panoramiche talora sovrapposte a cartografie sempre ben curate e ricche di dati.
Il lavoro prodotto a Monte Nerone in decenni di scoperte, esplorazioni e catalogazione di centinaia di forme scolpite dal tempo, dalle immani forze endogene del pianeta e dalle acque, è stato raccolto in una monografia che, oltre a essere molto ben curata graficamente, è soprattutto corroborata da descrizioni su geografia, idrologia, evoluzione del territorio e storia esplorativa; non può mancare poi, da un biospeleologo di livello nazionale, un capitolo dedicato a descrizione in ottica evolutiva delle forme di vita legate all’ambiente sotterraneo della montagna.
“Ci siamo sentiti veri esploratori e abbiamo topografato, fotografato e portato fuori dalle tenebre preziosi frammenti di conoscenza. Appartenere agli ultimi esploratori del pianeta in quest’epoca tecnologica in cui tutto quello che è sotto il cielo è noto mi ha sempre di più entusiasmato e motivato”. Questo moto dell’animo confessato dall’Autore rappresenta lo spirito che muove migliaia di speleologi che ogni giorno in tutto il pianeta dedicano il proprio tempo libero al sogno di portare alla luce frammenti di conoscenza. Un lavoro come quello commissionato a Bani dalla Federazione Speleologica Marchigiana (FSM), correva il rischio di risultare per i profani della materia un noioso elenco di dati, preziosissimi ma non comprensibili ai più, un testo certamente non così piacevole da sfogliare e leggere. Il cuore del lavoro è rappresentato da 132 schede di cavità censite, con topografie e dati GPS, inequivocabilmente posizionate su immagini di Google Hearth, una ricca bibliografia, glossario essenziale ed indice analitico delle grotte. Questo, oltre ad essere un manuale di riferimento con spunti di ricerca per chiunque voglia studiare l’ambiente naturale di Monte Nerone o cimentarsi nella ricerca degli smisurati vuoti ancora segreti, è anche una piacevole lettura per conoscere meglio la montagna, marchigiana per attribuzione amministrativa, ma tifernate per vicinanza geografica e perchè degli abitanti dell’Alta Valle del Tevere rappresenta il naturale terreno di avventura e di scoperta. Due le occasioni da non perdere, per parlare di Monte Nerone con Marco Bani: il libro verrà presentato il 19 marzo 2011 a Piobbico, nelle sale del Palazzo Brancaleoni e a Città di Castello la prima settimana di aprile presso il Torrione di via A. Gramsci.
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Luca Girelli
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